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Alessandro Di Loreto è il nuovo Atleta dell’anno 2024!
Durante la cena del 10 Dicembre 2024 si sono svolte le votazioni per nominare l'atleta dell'anno Castelli Romani. Diversi atleti sono stati nominati con relative motivazioni (vedere in fondo alla pagina).

Il vincitore è stato Alessandro Di Loreto!

Da bambino sognavo di diventare uno sportivo. Uno di quei sogni puri, grandi, che ti accendono l’immaginazione. Eppure, con il tempo, la vita ha preso altre strade, lasciando quel sogno lì, nascosto sotto strati di polvere.

Poi, quasi per caso, alla soglia dei 50 anni, mi ritrovo a un evento che cambia tutto. Scopro il mondo del triathlon: l’acqua, la bici, la corsa. È un colpo di fulmine. Quel desiderio, che sembrava spento per sempre, si riaccende con una forza inarrestabile. Per giorni, per mesi, non penso ad altro. Alla fine, con tutta la paura ma anche con una determinazione che non avevo mai conosciuto, decido di iniziare e lo faccio proprio con quei Diavoli Verdi che tanto mi avevano ispirato durante quell’evento e inizia cosi il mio viaggio nella Castelli romani triathlon.


Partivo da zero, o forse da meno di zero. Non sapevo nuotare, non avevo mai corso , e la bicicletta era solo un ricordo d’infanzia. Fisicamente ero al limite: portavo una taglia 54, fumavo un pacchetto di sigarette al giorno, e il mio corpo portava i segni di un  passato non proprio tranquillo. Una spalla ricostruita dopo un incidente in moto e una timpanoplastica che mi destabilizzava in acqua e con il cambio di temperatura.

Ricordo i miei primi tentativi: i 5 km di corsa, con il cuore che sembrava esplodere. I primi giri con una MTB  del Decathlon, dove dopo 15 km non riuscivo più a restare in sella. E il nuoto? Il coach Lorenzo, vedendomi in acqua, mi chiese con un sorriso: “Ma sei sicuro di volerlo fare?”.

Nonostante tutto, non ero disposto a mollare, questa volta no. Sapevo cosa volevo: diventare un Ironman per i miei 50 anni.

il mio percorso inizia con Andrea, detto il “Cardo”. Con lui ho condiviso momenti indimenticabili di fatica immensa, sudore e crescita. Mi ha sempre fatto da stimolo, da esempio e questo mi ha  fatto sempre continuare anche quando tutto sembrava troppo difficile e li ho capito che i limiti sono solo nella nostra testa.

Nel mio primo anno, spinto dal poco tempo che avevo a disposizione, decido di affrontare subito un mezzo Ironman. Era un’idea folle, ma il 2022 si avvicinava e io volevo realizzare il mio sogno. È in quel momento che entra in gioco Alessandro Conti, il coach della CRT, che ancora oggi mi segue. Cosi nel 2022, raggiungo il traguardo tanto sognato: diventare un Ironman a Cervia, e cosi festeggio il  mio 50° compleanno e il mio sogno sportivo.


Da li in poi ormai il Triathlon ha iniziato a dilagare nel mio sangue  e mi  butto a capofitto in ogni esperienza possibile: gare, avventure, “zingarate”, come le chiamiamo noi in CRT. e in questi anni ho  costruito rapporti di amicizia profondi e condiviso momenti indimenticabili con persone che porterò nel cuore per sempre e che sono diventate ala mia seconda famiglia.

Lo scorso anno, ho deciso di affrontare un altro sogno: l’EagleXman. L’anno prima, la paura mi aveva spinto a fare il 70.3, ma questa volta non volevo più scappare e decido cosi di fare il FULL, accompagnato dal mio  amico , il “Camoscio d’Abruzzo”, Mario Santilli. È stata un’esperienza unica, fuori da ogni regola immaginabile.

Il nuoto nel buio della notte, l’alba in bici in un paesaggio mozzafiato, la corsa con l’arrampicata finale sotto una luna piena che ha dato mille colori a quelle montagne lasciandomi senza fiato anche per quello:-)) . Ad un certo punto, però, il mio corpo mi ha abbandonato. La paura di non farcela è tornata prepotente. Mario, preoccupato, cercava di spronarmi, ma dentro di me cera una guerra in corso e tutto di botto  qualcosa è cambiato. Ho ripensato a tutto il viaggio, alle difficoltà che avevo già superato, ai momenti in cui avevo creduto di non farcela e ho iniziato a pensare solo alla sensazione che avrei provato arrivando alla fine e ho lasciato spazio solo all’emozione.

Ho deciso di concentrarmi solo sulla forza della testa, ignorando la paura e il dolore fisico. E alla fine, ho trovato dentro di me l’energia per quella zampata finale. Ho tagliato il traguardo tra le urla di Mario e dei miei compagni che mi aspettavano alla finish line. Quell’abbraccio, in quel momento, è stato uno dei più belli della mia vita che riesco a vivere ogni volta che ci ripenso.

Sono estremamente grato a tutti voi per avermi assegnato questo riconoscimento di stima e amicizia che mi ha fatto emozionare e che porterò nel cuore per sempre. Grazie Grazie Grazie

Voglio dedicare a tutti voi questa frase che per me è stata come un mantra in questi anni e che mi ha spinto a non mollare mai e che mi accompagnerà ancora senso i miei traguardi e le mille avventure che vorrò vivere finche avrò vita.

[Alessandro Di Loreto]

“I limiti sono solo nella nostra testa: non importa da dove parti, importa quanto sei disposto a credere nel tuo sogno e lottare per realizzarlo. Il vero traguardo è non smettere mai di provarci.”



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